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Rischio cardiovascolare: come evitarlo


Un netto miglioramento dello stile di vita, e in particolare dell’alimentazione e dell’attività sportiva, è lo strumento più efficace per diminuire il rischio cardiovascolare globale. Lo ha spiegato il professor Stefano Genovese, dell’Ospedale Humanits di milano, durante un incontro sull’importanza del colesterolo nelle malattie cardiovascolari.



Se non ci troviamo in situazioni critiche, sono sufficienti 150 minuti di attività fisica anaerobica a settimana per ridurre di oltre il 50% il rischio caridiovascolare. L’attività anaerobica è quella che si svolge al 60-65% della massima frequenza cardiaca. Per capirci meglio è quel tipo di attività che provoca il cosiddetto fiatone. Un fiatone che consentirebbe di parlare ma certo non cantare.



L’altro aspetto importante è quello dell’alimentazione. Qui la chiave sta nell’equilibrio. Prima di tutto serve un adeguato apporto di fibre che si ottiene con 5 porzioni giornaliere: due piatti di verdura e tre frutti. Poi è necessario un apporto di carboidrati complessi parti al 55-60% della quota calorica. Il livello dei grassi deve restare al di sotto del 26% e la restante parte è per le proteine.



«È importante rendersi conto che lo stile di vita è fondamentale e che in certi casi è più importante dei farmaci», spiega Genovese «pensiamo al fenomeno dell’obesità infantile e dei rischi di mortalità futuri che essa comporta, con un corretto stile di vita questo fenomeno scomparirebbe».

15/06/2006

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